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Agli Artisti Sensibili

 

PREMESSA - Nel percorso individuale dell’arte ciascun artista conosce quali siano i motori del proprio agire e quali quindi ne siano le forti motivazioni; pertanto la creazione originale finisce per svolgere funzioni differenti, esattamente come è stato nello sviluppo storico dell’arte. Un tema su cui non si riflette mai abbastanza, se non in maniera occasionale e non sempre approfondita è il ruolo sociale dell’artista e la funzione sociale della sua produzione. Nell’ambito di questa funzione, che a volte è educativa, politica, ideologica, di difesa etica di principi, un margine privilegiato quanto trascurato è quello della relazione tra arte e medicina. Cosa accade quando l’arte viene portata nelle corsie degli ospedali, che effetti terapeutici svolge sui pazienti e che supporto fornisce agli operatori?

È dimostrato che quando una persona è a contatto con un’attività creativa (tanto nella fase di produzione quanto nella fase di ricezione) si trova ad avere una serie di sollecitazioni a livello fisico, intellettuale ed emozionale che portano a mutamenti organici e psicologici che potrebbero favorire i processi di guarigione nei malati; è un fatto che questa linea di pensiero assume un ruolo sempre più centrale nella prassi sanitaria, specialmente all’estero.

 

 

SALERNO- AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona

 

Il dato saliente ed eccezionale è che l'arte ha caratterizzato il plesso Ruggi (composto dagli ospedali di Salerno, Pontecagnano, Ravello, Cava dei Tirreni, Mercato Sanseverino) sin dalle sue origini: il suo istitutore, il Marchese Giovanni Ruggi d'Aragona, nel 1873 lo ha dotato di opere d'arte. Nel 1923  il “Ruggi d’Aragona” fu riunito con il “S. Giovanni di Dio” che aveva anch'esso una sua collezione d'arte. Nel 1980 è stato costruito il nuovo ospedale riunito in località San Leonardo dove sono trasferite i 15 grandi dipinti antichi. Questo tracciato è stato seguito sul territorio anche nel 2013 con il convegno “Medicina e Arte” organizzato dall’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Salerno sulla scia della cultura e della tradizione per recuperare l’approccio globale al malato della scienza medica nelle sue varie applicazioni della quotidianità, compresa l’arte-terapia e l’insieme dei trattamenti terapeutici.

PROPOSTA - Su questa linea nel 2016 all'Ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno, vi sono stati alcuni incontri tra il Commissario straordinario avv. Nicola Cantone e il Dr. Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona finalizzati al progetto di collocare la dotazione di tele antiche negli spazi di direzione, negli spazi comuni (la grande sala d'ingresso, la sala conferenze), nella cappella e negli spazi esterni, con l’integrazione di opere d'Arte contemporanea, rimettendo in piedi quindi una operazione di arte-terapia ante litteram ed avviandone una fase contemporanea.

 

 

 

COSENZA- Ospedale Civile “S.S. Annunziata”

 

PROPOSTA - Su questa linea l'8 luglio 2016  presso l'Ospedale della S.S. Annunziata di Cosenza, è stato sottoscritto un "Accordo di collaborazione" con il D.G. Dr. Achille Gentile per predisporre un progetto che prevede la collocazione nella struttura e negli spazi comuni di opere d'arte contemporanea.

 

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TEMATICA - La proposta di intervento ha per oggetto la salute di tutti gli occupanti dello spazio sanitario e la funzionalizzazione dell’atto creativo artistico in un contesto sociale di malessere fisico in prima istanza con ricadute su quello psichico. In passato curare era un sapiente composto di sensibilità ed intuizione e l’introduzione negli ambienti ospedalieri di stimoli artistici, aiutava a ricreare processi cognitivi emotivi ed empatici con varietà ed intensità di sentimenti, emozioni, idee. La percezione empirica del fondatore poneva funzionalmente colore, bellezza, armonia, effetti, creatività dei dipinti nei luoghi di sofferenza e di recupero, con l'obiettivo d'interazione tra corpo, mente, emozioni come complesso unitario, prevedendo proprio la loro incidenza positiva sui processi neurosensoriali e l’interazione psicofisica. L'attenzione era anche verso il mondo interiore ed intimo dei fruitori.

 

 

FINALITA' - L’obiettivo del progetto è attuare strategie di intervento sull’assetto globale della persona e non solo sugli specifici casi clinici, rendendo il ricovero non la mera cura per far passare la malattia, con tutti i tecnicismi e le burocratizzazioni connessi, ma la cura anche di altre componenti dello stato psicofisico del paziente e dell’operatore sanitario, chiamando in causa una serie di sollecitazioni mosse dalla comunicazione artistica complessa antica e contemporanea. Il progetto si prefigge quindi d'intervenire sugli spazi comuni e sui singoli reparti con scelte oculate sia a vantaggio di pazienti e familiari sia per ridurre stress e burnout degli operatori. 

 

ATTUAZIONE- Il progetto previsto per l’ospedali individuerà gli artisti che, consapevoli del ruolo sociale del proprio fare, si rivelino sensibili allo sviluppo delle potenzialità terapeutiche del proprio discorso artistico e della propria linea di ricerca estetica ed accettino pertanto di prestare la propria opera per le finalità suindicate, ponendosi in una linea di ideale continuità con quanto attuato dal Marchese Giovanni Ruggi d’Aragona. Il presupposto di questa operazione è una neuro-estetica intesa come ponte visivo in grado di trasformare il luogo fisico in luogo simbolico mirato a messaggi capaci di infondere supporto del dolore, forza e fiducia insieme, coniugando strumenti di leva emozionale dall’evasione onirica, fantasiosa, surreale all’effetto placebo, per stimolare in ultima istanza effetti complementari dei protocolli terapeutici-scientifici.

Ad arricchire il progetto principale di allestimento di opere d’arte negli spazi comuni e nei reparti, è prevista un’attività di arte-terapia, quale sostegno terapeutico specifico, da realizzare in collaborazione con il personale medico e paramedico e artisti con esperienza didattica reperibili anche tra i docenti delle Accademie di Belle Arti della Regione.

Di grande supporto può essere la facilitazione della fruizione di Musei, anche virtualmente, ed istituzioni culturali dedicate all’arte anche per disabili cognitivi e cognitivo-comportamentali, con supporti informatici e attività didattiche adeguati.

 

Casi esemplari di riferimento sono il Chelsea and Westminster Hospital e il San Thomas di Londra, la Casa Pediatrica Fatebenefratelli di Milano, il Museo d’Arte Paolo Pini di Milano.

 

La partecipazione quindi di artisti coscienziosi e la cui produzione abbia l’abilità di ingenerare stati emotivi che predispongono al bene è auspicabile, per dare nuova forza al progetto originario e restituire all’artista quella dimensione etica del “divinamente ispirato”, che il mondo antico gli riconosceva, facendone una creatura cerniera tra gli stati superiori dell’essere e l’umanità.

 

Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona

Info: arteeterapia.ruggi@gmail.com

tel.  380-3160018  - 3408309097

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